Festival di SanRemo 2011

Anna Oxa e Anna Tatangelo sono le prime due escluse temporaneamente dalla 61esima edizione del Festival di Sanremo 2011.

Durante la prima serata del Festival, la giuria demoscopica (composta da 300 persone di ogni età e provenienza) è stata chiamata ad esprimere il proprio parere sui 14 artisti in gara.

Al termine della serata, Anna Oxa e Anna Tatangelo hanno ricevuto una votazione inferiore rispetto a quella degli altri artisti in gara e rischiano quindi di concludere definitivamente la propria esperienza al Festival.

Il verdetto finale si saprà soltanto giovedì, quando le due verranno ammesse al ripescaggio, assieme ai 2 artisti esclusi questa sera. Anche questa sera, la decisione spetta alla giuria demoscopica, ma diversa da quella di ieri sera.

La sessantunesima edizione del Festival si è aperta con il passaggio di testimone tra Antonella Clerici e Gianni Morandi. L'ex padrona di casa è comparsa sulla scala del palco, raccontando a sua figlia Maelle una fiaba sulla kermesse canora e concludendola con alcuni versi di "A te" di Jovanotti.

Ha poi accolto Gianni Morandi, che congedandola ha presentato Luca e Paolo. I tre hanno condotto la serata fino a poco dopo le 22.10 quando sono comparse Belen Rodriguez (vestita Alberta Ferretti) ed Elisabetta Canalis (vestita Versace), che nel corso della serata si sono messe alla prova con un tango (Belen) e con un twist con Gianni Morandi (Elisabetta).

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La prima serata del Festival di Sanremo 2011 conquista una media di 9.418.000 telespettatori e il 48,6% di share. Il picco (48,65%) è stato raggiunto durante la rivisitazione del successo sanremese di Gianni Morandi e Barbara Cola "In Amore", interpretata da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu immaginando un dialogo tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini sulle recenti vicende giudiziarie.


Gianni Morandi supera quindi la prima serata dell'edizione di Antonella Clerici conquistando il 3% di share in più rispetto alla collega.

La seconda serata, prevista per questa sera, mercoledì 16 febbraio, sarà dedicata alle 12 canzoni dei big che hanno passato il turno e a 4 degli 8 giovani in gara.

Al termine della serata altre 2 canzoni dei big saranno escluse in attesa di sfidarsi al televoto con quelle di Anna Oxa e Anna Tatangelo e due dei giovani saranno esclusi, senza possibilità di ripescaggio, con un sistema combinato tra il televoto e il voto dell'orchestra.

Sul palco questa sera due super ospiti: Eliza Doolittle (maggiori dettagli qui) e Andy Garcia.

Diamo i voti alla 61esima edizione del Festival di Sanremo firmata da Gianni Morandi.

Si chiude il sipario su questo 61esimo Festival della Canzone Italiana, un'edizione che ha riscosso grandi consensi sia per la conduzione che per la qualità delle canzoni in gara. Gianni Morandi e Gianmarco Mazzi sono riusciti a tirare fuori dal “cilindro” un buon mix che ha reso le serate di Sanremo molto televisive, forse un po' “talent”, ma piuttosto godibili.

Ci divertiamo a dare qualche voto, partendo dal vincitore, Roberto Vecchioni che con “Chiamami ancora amore” ha trionfato. Il professor Vecchioni sul palco ha detto: “Non me l'aspettavo” ma, a dirla tutta, fin dalla prima puntata si è capito che il suo brano aveva una marcia in più rispetto agli altri in concorso.

Vecchioni ha dedicato la sua vittoria al popolo italiano che, ha detto, “amo da morire” e “alle donne, che sono importantissime” dimostrando di essere, come sempre, un gran signore della musica e una persona da cui prendere esempio. A lui ci permettiamo di dare un bel 9 e mezzo.

L'altra canzone che, fin dal primo ascolto, è sembrata molto interessante è quella che ha conquistato, non a caso, il secondo posto “Arriverà” dei Modà con Emma Marrone a cui vogliamo dare un 8. A sorpresa al terzo posto c'è “Amanda è libera” di Al Bano che da escluso e poi ripescato ha agguantato persino il podio. A lui diamo un 7, se non altro per la tenacia. Morandi lo ha definito un “vecchio leone”, Al Bano ha ironicamente risposto: “Grazie per il leone”, insomma il cantante pugliese ha ancora energia da vendere!

Sul fronte delle nuove proposte giusta la vittoria di Raphael Gualazzi con la canzone “Follia d’amore”. Pianista, cantante e compositore il trentenne ha portato al Festival un brano importante e si è mostrato un gradino sopra agi altri. A lui va un 8 e mezzo e un in bocca al lupo per il suo futuro. Ora rappresenterà l'Italia all'Eurovision Song Contest di Düsseldorf.

Venendo alla conduzione il voto più alto lo conquistano Luca e Paolo, a loro non si può non dare 9, sono stati il valore aggiunto di questo Sanremo. Ironici, pungenti ma mai eccessivi, divertenti ma non superficiali hanno dimostrato che in Italia si può ancora far satira in un appuntamento “istituzionale” come il Festival in prima serata sulla prima rete pubblica... basta saperla fare!

Ad Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez diamo 8 e mezzo per la bellezza e 7 per la conduzione. Sul fronte estetico solo Monica Bellucci, come prevedibile, le ha oscurate. Look molto indovinati, grandi sorrisi, non si sono prese troppo sul serio ma si sono date comunque molto da fare. Ogni tanto si è vista l'emotività e l'inesperienza ma nel complesso è stato un binomio assolutamente piacevole.

A Gianni Morandi come leader del Festival va un bel 8 e mezzo, è stato bravo a scegliersi la squadra giusta, altrettanto a non creare inutili polemiche. E' un eterno giovane, sa mettere a suo agio il pubblico, il palcoscenico è il suo habitat naturale. Ovviamente non è un conduttore televisivo nel vero senso della parola, ma quando si sanno scegliere le “spalle” più confacenti anche questo “limite” diventa un vantaggio!

Sul fronte tecnico voto positivo anche per la regia di Duccio Forzano, molto bella e originale la scenografia di Gaetano Castelli tra le più suggestive degli ultimi anni, geniale e simpaticissimo il direttore d’orchestra Marco Sabiu.

E il dieci a chi lo diamo? Forse chi lo merita di più è Roberto Benigni, non solo per i picchi d'ascolto che ha ottenuto il suo intervento, ma anche e soprattutto per quello che ha detto a proposito dell'Italia, del nostro inno, della nostra storia in occasione di un compleanno così importante che celebra 150 anni di storia, a tratti molto sofferta, della nostra Nazione.